La Scutigera

Da sempre il fascino dei documentari cattura l’interesse di molti telespettatori.

A chi non è mai capitato di immedesimarsi in una preda che, nonostante una folle corsa, non riesce a sottrarsi al suo “famelico” predatore?

Spesso però tendiamo a credere siano dinamiche lontane, chennesò, esotiche.

È vero, spesso sono raccontate le vicende dei pericolosi grandi predatori ma cosa direste se vi dicessi che molto probabilmente nell’oscurità, anche nelle nostre case, seppure in maniera micro, si svolgono le medesime situazioni?

Chiudete gli occhi e provate ad immaginarvi 15 paia di zampe, delle lunghe antenne, un corpo perfettamente adattato all’ambiente che, furtivo e silenzioso, vi segue…

Detta così fa già perdere il sonno vero?

È la Scutigera coleoptrata.

Un veloce e scattante predatore che riesce a percorrere circa 41 cm al secondo, per le sue modeste dimensioni sono un bel po.

Non è propriamente un insetto bensì un artropode chilopode, un “centopiedi” in sostanza.

C’è un motivo per cui possiamo trovarla facilmemte mentre cerchiamo uno spuntino di mezzanotte in cucina, è un potente cacciatore che approfitta della notte per nutrirsi.

La Scutigera caccia ragni ed insetti, è velenosa, e utilizza le tossine per immobilizzare la sua preda a seguito del morso, NESSUNA PAURA però, la Scutigera non è pericolosa nè per l’uomo nè per gli animali domestici.

Raramente morde un essere umano, capita soltanto quando, sentendosi aggredita, cerca l’ultima via di scampo. Quando succede non è peggiore della puntura di un’ape e il gonfiore nella zona del morso tende a sparire in qualche giorno.

È una creatura affascinante e ci sono alcuni fatti bizzarri su queste creature che difficilmente si vengono a sapere.

È piuttosto “vanitosa” la Scutigera, presta particolare attenzione alle cura delle sue 15 paia di zampe, dopo ogni pasto infatti trascorre molto tempo a pulirsi.

Può vivere a lungo, fino a tre anni, molto più a lungo della durata della vita di altri insetti, alcuni individui possono persino raggiungere i cinque anni.

Qualora per diversi motivi capiti, ha la capacità di rigenerare le zampe.

In Giappone è considerato un animale domestico e può diventare abbastanza grande. Sono chiamati “geji” o “insetti buoni” perché liberano le case da altri parassiti peggiori.

Se doveste incontrarla quindi non commettete l’errore di ucciderla.

Perchè?

La sua presenza può certamente non piacere, ma si tratta pur sempre di un valido alleato, un piccolo predatore in grado di catturare altri insetti indesiderati e fastidiosi.

© Michele Zanconato

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