E pensare che c’è chi, sul luogo di lavoro, costruisce amicizie durature, altri invece persino ci incontrano l’anima gemella…
Io?
Bhè, io quotidianamente affronto consapevolmente, ovviamente in sicurezza, situazioni davvero poco simpatiche e potenzialmente pericolose.
Devo ammetterlo, ho dovuto lavorare molto su me stesso per imparare ad accettare queste circostanze con la tranquillità necessaria ad aiutare al meglio i miei clienti.
Spendendo tempo ed energie, mi sono costretto alla curiosità e alla competenza.

Il diavolo non è brutto come si dipinge, recita un famoso detto popolare quindi ora, anche se non posso certo dire di amare alla follia alcuni animali, con il tempo e con lo studio, ho imparato a conoscerli e in una qualche misura ad apprezzarli.
Alle volte proprio per questo il mio mestiere è quello del mediatore.
Èh? Direte stupiti.
Si! Strano vero? Alle volte devo fare il mediatore tra le paure – sempre più spesso vere e proprie fobie – e il reale problema.
La percezione infatti tende ad ingigantire la problematica facendoci compiere azioni pericolose e controproducenti.
La mediatica poi, complice la fame di notizie urlate e, come si direbbe oggi acchiappa like, non perde mai occasione di creare facile allarmismo.
È il caso del “famigerato” ragno violino che ho incontrato alcuni giorni fa in uno scantinato a Bologna e che è il vero responsabile di questo articoletto.

Loxosceles rufescens è una specie tipicamente mediterranea da sempre diffusissima sul nostro territorio che, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, è più probabile incontrare in casa che all’aperto.
È uno dei due ragni pericolosi presenti in Italia – l’altro è Latrodectus tredecimguttatus, anche detto malmignatta – ma, come vedremo, la sua percolosità è relativa.
– Il suo veleno citotossico può efettivamente provocare delle piccole lesioni cutanee di difficile guarigione che si risolvono però, nella stragrande maggioranza dei casi, nel giro di un paio di settimane.
Le lesioni più gravi possono necessitare di terapie mediche.
Non è uno spietato killer, MORDE PER DIFESA quando viene inavvertitamente schiacciato e, essendo un animale molto schivo e riservato, la probabilità di incontrarlo, schiacciarlo ed essere morsi è davvero molto ridotta!
I suoi morsi sono un evento raro e numericamente trascurabile.
Rimanendo negli arachidi c’è un’altro animale, questo non pericoloso, che turba i sonni di non poche persone.

È la Hogna radiata, anche detta ragno lupo o falsa tarantola.
Il ragno lupo esce dalla tana durante la notte per cacciare. La sua dieta è composta prevalentemente da altri artropodi, compresi ragni di minori dimensioni, che cattura grazie alla fine vista fornitagli dai grossi occhi che contraddistinguono proprio questi ragni.
Solitamente non è aggressivo e preferisce la fuga ma bisogna comunque prestare attenzione al morso delle femmine che abbiano un ovisacco.
Ragni quindi ma anche scorpioni e scolopendre… dei quali magari un giorno parleremo in un altro articolo!
Nel caso incontriate queste bestiole tentate di stare calmi mantenendo la lucidità necessaria a gestirli.
© Michele Zanconato
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